Santa Rosalia nella scultura: cerchiamo le statue...

GregorioTedeshi, Santa Rosalia, 1625, Grotta di Monte Pellegrino GregorioTedeshi, Santa Rosalia, 1625, Grotta di Monte Pellegrino

 

Tante sono le sculture di Santa Rosalia, realizzate nel periodo barocco a Palermo, quando nel 1624 il ritrovamento delle ossa dell’eremita nella grotta sul monte Pellegrino consentirono secondo la tradizione di sconfiggere la peste in città. Esse sono concepite con un plasticismo molto dinamico: pensiamo alla scultura di Carlo D’Aprile nella chiesa della Concezione al Capo (1661); più composta appare quella di Gaspare Guercio (1655), posta nella balaustra esterna della Cattedrale, nel cui sagrato si ammira anche la vittoriosa Santa Rosalia che schiaccia l’eresia, scolpita nel 1774 da Vincenzo Vitagliano, con la croce tenuta il alto dal braccio destro; ancora abbiamo un esempio di straordinario dinamismo barocco nella scultura di Giovanbattista Ragusa nella cappella dell’Immacolata in San Francesco d’Assisi. Nel 1932 Antonio Ugo realizzò la statua bronzea della Santa sul prospetto della chiesa omonima progettata da Ernesto Basile su via Marchese Ugo.

Infine ricordiamo due opere del secondo dopoguerra: una grande ieratica Santa Rosalia in bronzo di Benedetto De Lisi jr posta nel 1964 sul Belvedere di Monte Pellegrino a dominare dall’alto il meraviglioso paesaggio, e l’altra del 1967 di Nino Geraci, quasi una Santa Rosalia come una regina medievale, per la tipologia della corona di rose. Quest’ultima era nata per far parte, con altre sante di diversi scultori, della piazza del Voto al Foro Italico; in seguito allo smembramento del complesso, le varie sculture furono collocate sul sagrato della parrocchia di San Filippo Neri allo Zen.

Ricordiamo anche il rilievo che si conserva all'interno di Palazzo Branciforte, un tempo sede del Monte di Pietà intitolato proprio a Santa Rosalia.

Alcune sculture della Santa in vari siti di Palermo e non solo

Paliotto d'argento su velluto rosso Paliotto d'argento su velluto rosso

 Opera di un anonimo argentiere palermitano, il Paliotto mobile, in argento su fondo in velluto rosso con al centro Santa Rosalia, risale alla prima metà del XVIII sec. ed è conservato nella chiesa di San Domenico a Palermo.

Sambuca di Sicilia, Museo Diocesano, La statua lignea di S. Rosalia, sec. XVIII Sambuca di Sicilia, Museo Diocesano, La statua lignea di S. Rosalia, sec. XVIII

Sambuca di Sicila, Museo diocesano, la statua lignea di S. Rosalia, sec. XVIII.

2024 al momento è esposta a Palazzo Branciforte per la mostra 400Rosalia 2024 al momento è esposta a Palazzo Branciforte per la mostra 400Rosalia

La statua in alabastro di Santa Rosalia, recentemente restaurata, è conservata nella chiesa dell'Immacolata del collegio dei Gesuiti a Trapani, è opera di Giacomo Tartaglio (1717)

Reliquario di Santa Rosalia esposto per pochi giorni nella chiesa di San Francesco di Paola a Palermo

La prima statua di Santa Rosalia sul Monte Pellegrino
ricerca di Pietro Genova pubblicata su fb
 
«A consolazione de' divoti, sopra un eminente colle, lontano dalla Grotta, oltre un miglio, nel 1664, fu verso Tramontana e a vista del mare, a' naviganti, eretta da Carlo d'Orlando una loggia con 12 archi, a 16 colonne; e sopra di essa un gran colosso della Santa di 24 palmi [circa 6,15 m], che da passeggieri viene salutato, e anche da' Turchi: e invocata sui lor viaggi» (Antonino Mongitore, manoscritto inedito).
«Lo stesso Mongitore riferisce inoltre che nel 1730 il portico era ormai ridotto in cattivo stato, ragion per cui tutte le colonne di tre lati furono sostituite con pilastri, lasciando soltanto quelle del quarto lato che si affacciava sul mare (…). Verso la metà del XIX secolo, la statua fu colpita da un fulmine e ridotta a pezzi» (Rosario La Duca, La Città Passeggiata).
La storia successiva della statua ha visto interventi di ricostruzione ed altri gravi danni da fulmini. Scrive sempre La Duca che «nell’immediato dopoguerra la statua appariva gravemente mutilata (…) ed i frammenti di due o tre teste diverse giacevano sparsi a terra in prossimità del basamento». La statua odierna, in bronzo, venne eretta nel 1964; il nuovo progetto del monumento non contemplò la ricostruzione del portico. 
L' immagine è un ingrandimento della stampa del 1828 “S.te Rosalie sur le Mont Pellegrini” di Henri Labrouste. Si può notare la presenza nel portico dei pilastri che avevano sostituito le originarie colonne su tre lati; si intravede una delle colonne superstiti del fronte verso il mare. 
L'immagine che segue è una fotografia da una stereoscopia di Jean Montaigue Andrieu del 1865. La statua ed il portico risultano gravemente danneggiati.

Il sito fu ridotto a rudere nel 1865, dimostrando allora la poca attenzione dei palermitani per la loro santa patrona...